Skip to main content

ABBIAMO DIMENTICATO …

La parentesi ospedaliera ci ha fatto dimenticare alcuni eventi, che vogliamo recuperare. Il 17 luglio 1936 iniziava la guerra civile spagnola, che oggi ci consentirà alcune divagazioni. Come abbiamo già visto in passato, una serie di eventi violenti avevano costituito un preambolo all’evento bellico. Nella notte fra il 12 e il 13 luglio un drappello di Guardias de asalto repubblicane decide di uccidere il leader monarchico José Calvo Sotelo. S’intende così vendicare la morte di un tenente delle Guardias de Asalto, José del Castillo, assassinato da un gruppo di falangisti nel pomeriggio del 12.
La Guerra Civile spagnola ci permise di parlare del “Miliziano” di Robert Capa. Si è discusso a lungo di quella fotografia: vera? Falsa? Inventata? Sono sorte anche delle ipotesi per le quali a scattare sia stata una ragazza. Riportiamo, in una selva di voci dissimili tra loro, l’opinione di un fotografo italiano, Mario Dondero. Aveva indagato a lungo su quell’immagine e secondo lui non vi erano dubbi, già dall’identità del soldato: “Si chiamava Federico Borrell García, detto Taino, 24 anni”. “Operaio tessile, anarchico, proveniente da Alcoy, villaggio dell'entroterra alicantino”. “Cadde a Cerro Muriano, il 5 settembre del ‘36, mentre fronteggiava la controffensiva dei regulares marocchini guidati dal generale Varela”.
Le teorie sono tante, ma il valore della fotografia rimane. Come dire, non inganna; anzi, mette in mostra la guerra per ciò che rappresenta: la morte di un soldato che, colpito, cade sul campo di battaglia.

Guernica e Pablo Picasso

La sera del 26 aprile 1937, aerei tedeschi della Luftwaffe scaricano tonnellate di bombe sulla cittadina basca di Guernica. È un atto intimidatorio nei confronti della resistenza, che però miete vittime tra la popolazione civile.
L’episodio ha una vasta risonanza nell’opinione pubblica internazionale, ma non basta a suscitare la reazione dei governi democratici. I repubblicani spagnoli lanciano quindi un appello agli intellettuali. Molti rispondono, tra questi Picasso. Per denunciare e commemorare la strage di Guernica realizza un dipinto immenso, per dimensioni e qualità espressiva, forse il suo più grande capolavoro.
Guernica è concepita come un manifesto universale contro le guerre. Le dimensioni sono tali da coinvolgere lo spettatore, facendolo sentire vittima in mezzo al dolore. La scelta del bianco e nero in Guernica rende palese il tema del lutto.

Picasso, la fotografia e le donne

Guernica ci permette di indagare il rapporto che Picasso aveva con la fotografia e le donne. Perché la fotografia incontra Picasso anche con l’amore, quello che lo legherà a Dora Maar, pittrice e fotografa. I due si conoscono d’estate, in Costa Azzurra: lui è attratto dalla donna, con passione; lei è uno spirito indipendente, col sogno di diventare una fotografa. Realizza immagini surrealiste. Picasso ha una moglie (Olga) e un’amante bellissima (Marie Therese), ma vuole anche Dora, che accetta la situazione.
La relazione andrà avanti per lungo tempo, giungendo all’apoteosi mentre Picasso dipingeva Guernica. Il pittore obbligherà Dora a documentare la lavorazione del quadro: maestoso, enorme, che dal bianco arriva sino a un nero profondo. Fotografia e pittura si fondono, se pure da occhi diversi. Si narra che un giorno giungesse in studio Marie Therese. Le due donne iniziano a litigare. Per Picasso è il trionfo dell’io. Col tempo, il rapporto tra Pablo e Dora si logora. Lui inizia a dedicare le sue attenzioni altrove; lei soffre, piange e, pur nella tristezza, continua a essere la musa ispiratrice dell’artista spagnolo.
Nel 1945 Picasso lascia la Maar e incontra Françoise Gilot, una giovane pittrice, quella della fotografia di Robert Capa. Pare abbia anche fatto incontrare le due donne, per mostrare a Dora quale fosse la situazione.
Picasso vinceva, sempre: nella vita, nell’arte e con le donne. Imponeva di continuo il suo io. È stato così pure con la fotografia: l’ha fatta sua, utilizzandola; e da essa si è fatto ritrarre, forse un’amante mai abbandonata.

Dora Maar, note biografiche

Dora Maar, nome originale Henrietta Theodora Markovitch (Marković) è nata il 22 novembre 1907 a Parigi. Fotografa francese e artista surrealista, la sua carriera è stata oscurata dai dettagli della sua relazione con Pablo Picasso. Il suo lavoro è stato riesaminato più attentamente dopo la morte.

Maar, di madre francese e padre croato, trascorse la sua infanzia a Buenos Aires, dove suo padre lavorava come architetto. Tornò a Parigi nel 1926 e studiò arte all'Union Centrale des Arts Décoratifs, all'École de Photographie, all'Académie Julian e all'atelier di André Lhote. All'inizio degli anni '30 iniziò a intraprendere una carriera nella fotografia e adottò il nome professionale Dora Maar. Ha stretto amicizia con i fotografi Brassaï ed Emmanuel Sougez, tra gli altri. Nei primi anni della sua carriera, Maar ha lavorato nel settore della moda e della pubblicità. Ha anche fotografato scene di strada e ha lavorato come fotografa di scena sul set del film di Jean Renoir Le Crime de Monsieur Lange (1936).

Nel 1935 Maar era associata al circolo surrealista e aveva forti legami con André Breton, Paul Éluard e Georges Bataille. Ha fotografato molti dei surrealisti, esponendo con loro.

Maar e Picasso iniziarono una storia d'amore nel 1936. Lei lo fotografò spesso e le sue fotografie di lui mentre creava la sua epica opera Guernica divennero importanti documenti visivi legati a quel dipinto. Durante la loro relazione Picasso dipinse Maar numerose volte. (Alla fine degli anni '30 Maar tornò alla pittura e dipinse un ritratto di Picasso nel colorato stile cubista sconnesso noto a quel tempo per essere la sua firma (Ritratto di Pablo Picasso con un cappello nero [1939]). Nel 1944 i rapporti tra Maar e Picasso erano tesi e i due divennero sempre più estranei. Si separarono completamente nel 1946.

Qualche tempo dopo che lei e Picasso interruppero la loro relazione, Maar ha avuto un esaurimento nervoso, che ha richiesto il ricovero in ospedale psichiatrico. Mentre continuava a essere tormentata dal ricordo di Picasso, si rivolse al cattolicesimo romano e al misticismo. Sebbene continuasse a dipingere, principalmente nature morte e paesaggi, e a fotografare, divenne una reclusa. Nel corso degli anni, come sua principale fonte di reddito, ha venduto ciò che possedeva che era stato realizzato da Picasso.

Dopo la morte, il contenuto delle sue case a Parigi ea Ménerbes (Francia), che comprendeva tra l'altro le sue opere e quelle di Picasso, fu messo all'asta. Il suo lavoro è stato incluso in numerose mostre collettive ed è stato oggetto di mostre personali e nuove borse di studio. Nel 2006 la sua casa (la Dora Maar House) a Ménerbes è stata aperta come ritiro per scrittori, studiosi e artisti in un programma amministrato dal Museum of Fine Arts, Houston.

Dora Maar è morta il 16 luglio 1997, a Parigi.

Le fotografie

Guernica, il capolavoro di Pablo Picasso
Dora Maar, Picasso accovacciato mentre lavora a Guernica, 1937

Like what you see?

Hit the buttons below to follow us, you won't regret it...