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[ERWITT, NEL GIORNO DEL BACIO]

Sono tre anni che celebriamo la giornata mondiale del bacio: prima con Doisneau (era ovvio) poi con Bresson; così quest’anno abbiamo pensato a Erwitt, perché autore di un’immagine diventata iconica. Puntualizziamo un dato, di “Kiss Day” ne esistono tanti: il 13 aprile (giorno del bacio più lungo), il 22 giugno negli USA, il 13 febbraio in India. Noi abbiamo sempre ricordato quello nato in Inghilterra, trentuno anni addietro (1990). La data comunque non importa. Sono la fotografia e i suoi autori a guidarci, per un gesto (quello del bacio) che ha interessato un po’ tutti: poeti, scrittori e pittori; ed anche gli interpreti di cinema e televisione.

[JOSEF KOUDELKA E L’INVASIONE DI PRAGA]

Sono le 23 del 20 agosto 1968. Le truppe sovietiche varcano la frontiera cecoslovacca e puntano su Praga. L’agenzia ufficiale d’informazione dell’URSS, la Tass, dichiara che le truppe del Patto di Varsavia sono state chiamate dal governo cecoslovacco, per riportare il socialismo al potere e porre termine alla controrivoluzione. Josef Koudelka è lì.

[LA TORRE PENDE TROPPO]

7 gennaio 1990: per motivi di sicurezza viene chiusa al pubblico la Torre di Pisa, perché necessita di lavori di consolidamento che ne permettano la stabilizzazione. Il terreno sul quale poggia la torre è stato il problema che ha afflitto da sempre l'intero progetto, iniziato nel 1174 e completato a metà del XIV secolo.

Siamo a Pisa, in piazza dei Miracoli, così chiamata perché venne ribattezzata “Prato dei Miracoli” dal poeta Gabriele D’Annunzio, per la straordinaria bellezza dei suoi gioielli architettonici.

Non ci dilungheremo sulle bellezze del posto, riferendoci invece a due fotografi che, a modo loro, hanno interpretato la torre pendente: Martin Parr ed Elliott Erwitt.

Ricordiamo anche che il 7 gennaio 1839 a Parigi veniva presentato il dagherrotipo: nasceva la fotografia. Auguri.

[NASCE ELLIOTT ERWITT, RIFLESSIONI]

Elliott Erwitt nasce a Parigi il 26 luglio 1928. Non è facile parlare di lui. Abbiamo visto più volte le sue immagini, tra mostre e libri; il destino ci ha anche concesso il privilegio di stringergli la mano, ma ogni volta ci troviamo al punto di partenza. Sì perché il suo lavoro, facile a digerirsi, divertente persino, svanisce in una bolla di sapone, rilanciando significati ulteriori, allungati in idee e riflessioni.

Elliott Erwitt

Divertire, divertendosi. Interagire col soggetto. Quelle sopra sono le parole di Elliott Erwitt, che sottintendono il suo pensiero fotografico. È da lì che dobbiamo partire per imparare meglio: conoscere ciò che l’autore vuole dalla pratica della fotografia. E l’invito è chiaro, forse implicito: divertire, divertendosi. Non possiamo riuscire a cogliere l’umorismo di una scena se noi per primi non riusciamo a gioire per quello che stiamo facendo, essendo incapaci di interagire con la gente e con l’ambiente intorno a noi.