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[LA LINA DI HARARI]

Conosciamo Guido Harari attraverso il ritratto della regista Lina Wertmuller. Il fotografo l’ha interpretata nuda in una vasca da bagno, con sul volto i soliti occhiali bianchi. L’immagine vive di una sua forza, dovuta a un contesto curato e coerente, quasi d’altri tempi. E’ la curiosità a guidarci nella complessità dello scatto, com’è già successo per i ritratti di Fabrizio De André e Patti Smith (quest’ultima senza anfibi, in una dimora decadente).

[NASCE LADY SOUL]

Il 20 settembre vede nascere numerosi personaggi. Abbiamo già incontrato Cesare Zavattini (Luzzara, 1902) e Sophia Loren (Roma, 1934). Nello stesso giorno, ma nel 1947, vede la luce Domenica Berté, in arte Mia Martini, a Bagnara Calabra, in provincia di Reggio Calabria, secondogenita di quattro figlie. Tra queste, c'è Loredana Berté, anche lei cantante italiana molto apprezzata.

Edoardo Bauer

PASSIONE DESERTO

Abbiamo incontrato Edoardo Bauer solo al telefono: anche il Covid ce lo ha imposto. E’ uno dei fotografi trentini che ha partecipato alla mostra organizzata da Giorgio Zorzini (Alla Rotonda). Ci ha accolto una voce calma, pacata, gentile, con la quale è stato piacevole parlare di fotografia (la passione accomuna).

Gabriele Rigon

[LA FOTOGRAFIA, LA PASSIONE, IL SOGNO]

Lo incontriamo spesso, Gabriele Rigon, almeno dove la carovana della fotografia porti con sé contenuti degni di nota. Lui lì è presente, con assiduità; e come un vecchio amico appare all’improvviso, senza clamori: sempre attivo ed entusiasta. Di volta in volta, ci fa vedere i suoi ultimi lavori e noi ne rimaniamo meravigliati, quasi non possa essere possibile che lui, Gabriele, sia in grado di rinnovarsi. Sempre.

Giulio Andreini

IL MONDO COME PIAZZA

Abbiamo conosciuto Giulio Andreini un po’ per caso, tramite amicizie comuni; poi ci siamo frequentati con una certa assiduità, come spesso capita tra coetanei che condividono la medesima passione. Ne abbiamo apprezzato la precisione, l’attenzione per il dettaglio, ma soprattutto il rispetto nei confronti della fotografia. E’ vero, per lui si tratta di una professione; ma crediamo che altro vada ad alimentare la serietà profonda che nutre nei confronti dello scatto. Di mezzo c’è la cultura, lo studio, la preparazione, il tempo. Già, la vita stessa di Giulio è permeata da tante lentezze, che altro non rappresentano se non momenti formativi. Lui, l’aspetto tecnico l’ha affrontato da solo, anche quando era assistente presso un rinomato studio fotografico fiorentino; ma non era lì la chiave di volta. C’era dell’altro da comprendere e fare proprio, anche studiando Lettere Moderne; ed era l’uomo, quello comune, l’individuo che abitava luoghi lontani, differenti, dissimili per quotidianità.

Guido Harari

Guido Harari nel 2011 ha fondato ad Alba, dove risiede, la Wall Of Sound Gallery, la prima galleria fotografica in Italia interamente dedicata alla musica. Noi non ci siamo stati, ma da essa prendiamo spunto per parlare del fotografo di questa Altra Cover, convinti come siamo che solo lui poteva organizzare un’esposizione di immagini a carattere musicale.

Una domanda sorge comunque spontanea: esiste un dualismo tra musica e fotografia? Se sì, quali sono i punti di contatto? Sta di fatto che la realtà, quella di Guido, non è bivalente. Musica e fotografia vivono nello stesso spazio, mescolandosi. La galleria di Alba ne è una testimonianza diretta: divulga non l’im.

Paolo Curto

PAOLO CURTO: MARE, AMORE E FANTASIA.

E’ stato piacevole parlare con Paolo Curto, anche se solo al telefono. Disponibilità a parte (infinita, educata, quasi d’altri tempi), dal dialogo emergevano davanti ai nostri occhi le sue immagini iconiche, quelle che tra gli anni ’70 e ’80 hanno tappezzato le copertine delle principali riviste, comprese quelle di stampo fotografico.

Non ci ha svelato segreti, Paolo; ma crediamo che non potesse nemmeno farlo. Lui ama la fotografia, la pittura e il mare, in un trigono che nel tempo si alimenta da solo. E l’amore, quello vero, non si può spiegare, ma solo dimostrare, rendendolo semmai estremamente contagioso. Così è stato, infatti, con tutte le modelle che si sono trovate di fronte al suo obiettivo: per quell’amore si sono concesse come “dee per caso” di antichi giochi sulla spiaggia.

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