[SORDI “VIGILE” E SYLVA KOSCINA]
Il 15 giugno ci ripropone Alberto Sordi. Lo scorso anno lo celebrammo nel centenario della nascita (1920), eppure oggi non vogliamo dimenticarlo, per più di una ragione. Lui ha sempre rappresentato l’italiano medio: quello dell’Italia del dopoguerra e della Dolce Vita, sommata a quella della crisi economica. Osservando le sue pellicole, particolarmente quelle comiche, ci si accorge come lui incarnasse quasi la caricatura del personaggio da interpretare, portandolo all’estremo. Per questo riusciva a far emergere sbalzi acuti di sentimento: dalla gioia al dolore, dalla gaiezza alla malinconia.