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[SORDI “VIGILE” E SYLVA KOSCINA]

Il 15 giugno ci ripropone Alberto Sordi. Lo scorso anno lo celebrammo nel centenario della nascita (1920), eppure oggi non vogliamo dimenticarlo, per più di una ragione. Lui ha sempre rappresentato l’italiano medio: quello dell’Italia del dopoguerra e della Dolce Vita, sommata a quella della crisi economica. Osservando le sue pellicole, particolarmente quelle comiche, ci si accorge come lui incarnasse quasi la caricatura del personaggio da interpretare, portandolo all’estremo. Per questo riusciva a far emergere sbalzi acuti di sentimento: dalla gioia al dolore, dalla gaiezza alla malinconia.

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[WALTER PETERHANS, IL PERFEZIONISTA]

Peterhans era un perfezionista fotografico. Usava le pinzette per sistemare le sue nature morte millimetro per millimetro. Ha richiesto la stessa dedizione tecnica agli studenti della sua classe di fotografia. Conoscere Peterhans vuol dire affacciarsi anche alla scuola di Bauhaus, in Germania; molto importante (pure in fotografia) per la formazione dei giovani tra le due guerre.

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