PIERCE BROSNAN, UNO 007 UMANO
Pierce Brosnan nasce il 16 maggio 1953 a Drogheda, nella contea di Meath, in Irlanda. E’ conosciuto per aver interpretato James Bond in alcuni film di successo. Il personaggio nasce dai romanzi di Ian Fleming, poi tradotti su pellicola. Gli ingredienti erano sempre gli stessi. C’era il bello di turno (virile e affascinante al tempo stesso), una tecnologia grossolana ma efficace, un cattivo che minacciava il mondo. All’interno delle vicende, vivevano donne bellissime e famose, dette appunto Bond Girl. Alcune di queste erano compagne (pentite) del cattivo, altre cattive a loro volta o addirittura non legate alla storia principale. Tutte facevano girare la testa, ma Bond non si è mai scomposto: elegante nel vestire, ordinava un Vodka-Martini "agitato" non "mescolato". Ovviamente frequentava il lusso in modo indifferente, con un atteggiamento tutto inglese.
Rispetto ai suoi colleghi di ruolo (Sean Connery, Roger Moore, Daniel Craig), lo 007 di Pierce Brosnan vive di un’umanità tutta sua. Non gli manca nulla, intendiamoci: bello lo è (eccome), atletico anche, ma nei vari piani sequenza ci concede qualche pausa di riflessione, il che non guasta.
La vera sorpresa Pierce Brosnan ce la concede con la sua partecipazione al musical “Mamma mia”, di fianco a Meryl Streep e Colin Firth. Lì canta SOS e When All Is Said and Done, due brani degli ABBA; e lo fa bene. Lo 007 diventa un padre all’improvviso, riprendendo un amore estivo di tanti anni prima.
Il film è un affresco in continuo movimento. A suo interno "viaggiano" la dancing Queen di Meryl Streep, che percorre in lungo e in largo la scena, i padri inconsapevoli e incoscienti Colin Firth, Stellan Skarsgård e Pierce Brosnan, che pur non avendo confidenza alcuna col genere riescono a trasformare i loro impacci in raffigurazioni psicologiche impreviste. Il Mediterraneo fa il resto, per una scenografia mai in discussione. Alla fine vince la favola, che poi è del musical, con tutti i riferimenti classici: “C’era una volta, ma adesso è così, in un mondo migliore”.