RICORDANDO LEONARDO SCIASCIA
Ricordare Leonardo Sciascia (deceduto il 20 novembre 1989) è doveroso, anche dal punto di vista personale. Lo abbiamo conosciuto lentamente, come spesso accade quando la gioventù arriva a distrarti. Solo col tempo siamo riusciti a comprendere il suo anticonformismo, lo spirito critico e la lucidità dei suoi scritti. Oggi, quando entriamo in una libreria e riconosciamo un volume dell’autore siciliano, sentiamo di aver ritrovato un amico, l’intellettuale che ancora ci sta accompagnando per comprendere il suo verbo siciliano dedicato all’Italia e al mondo.
Leonardo Sciascia ha apprezzato molto la fotografia. Prova ne è il suo libro “Sulla fotografia”, dove emerge come l’osservazione della realtà da parte dell’autore siciliano corra parallela alla sua curiosità circa l’arte dello scatto. Nel volume vengono presentate alcune immagini inedite catturate da Sciascia. Come recita la sinossi, in esse è possibile ricostruire una sorta di “geografia degli affetti” dell’autore, dalla “sua” Racalmuto alla famiglia, per arrivare agli stimoli del suo celebre viaggio letterario compiuto con l’amico Ferdinando Scianna in occasione della lavorazione di “Ore di Spagna” (un altro libro da leggere per forza).
Nel ricordare Sciascia, ci piace menzionare il suo legame con il fotografo Ferdinando Scianna. Erano amici, i due, lo sono stati per oltre vent'anni; ma forse c’era di più: quell’amore che Ferdinando ha dedicato a un padre, un mentore, un maestro.
Entrambi erano accumunati dalla passione per l'immagine e la parola, inserendo il desiderio nel loro lavoro: Scianna con i suoi scatti in bianco e nero, Sciascia con la lucidità dei suoi libri.