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L'AUTORE DEL "PRANZO IN CIMA AL GRATTACIELO"

C’è un’immagine che balza alla mente quando si pensa alla New York in costruzione, e che è stata pubblicata un numero incalcolabile di volte. Si tratta di “Lunchtime atop a skyscraper” (“Pranzo in cima al grattacielo”). Si tratta di una fotografia che riprendere la pausa pranzo di un gruppo di undici lavoratori alle prese con la costruzione del grattacielo RCA, principale edificio del Rockefeller Center, oggi proprietà e sede di General Electric. Scattata il 19 settembre 1932, l’immagine comparve un paio di settimane dopo sul New York Herald Tribune, a corredo di un articolo in cui si segnalava la mancanza di corde o altre protezioni.

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IL FASCINO TENEBROSO DI SEAN PENN

Ricordiamo Sean Penn in un film che parla anche, e soprattutto, di fotografia, “I sogno segreti di Walter Mitty”. Si tratta di una pellicola per sognatori: quelli che, come l’interprete del film (W. Mitty, Ben Stiller), rimangono incantati a pensare, immaginandosi altrove: magari a compiere un gesto eroico per conquistare la ragazza del cuore (Kristen Wiig, nella pellicola).

Walter Mitty nel film lavora presso la rivista LIFE, nel comparto fotografico e, come abbiamo detto, sogna di compiere grandi imprese. Nella vita reale, però, gli manca la determinazione anche solo per affrontare i colleghi e la ragazza dei suoi sogni. L’occasione per cambiare gli arriva quando scopre che manca il negativo (il numero 25) della foto di un importante reporter (Sean Penn) che dovrebbe finire sulla rivista. Peraltro LIFE sta chiudendo, almeno nella versione cartacea, e la foto perduta sarebbe servita per l’ultima copertina. Walter incontrerà il reporter sul campo, mentre aspetta che una tigre bianca esca dalla sua tana. Quando l’animale viene fuori, il fotografo non scatta la fotografia, perché certi momenti vanno solo ricordati.

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AGOSTO ALLUNGATO

Agosto ci offre gli ultimi scampoli d’estate, con tutte le sue promesse rimandate all’anno venturo. “Stessa spiaggia, stesso mare”, cantava una canzone anni ’60; ed era un invito a tornare. Sui muri dei luoghi di villeggiatura si leggono eventi già avvenuti, il sole tramonta prima, proprio quando anni addietro si spedivano le ultime cartoline. Oggi abbiamo già fatto tutto col telefono e in tanti sanno di noi, del nostro tempo, di come l’abbiamo trascorso. Il mese, però, ha ancora molto da offrirci; e cercheremo di sfruttarlo fino in fondo. Molti accadimenti sono stati dimenticati, perché già apparsi: la copertina di Abbey Road o il concerto di Woodstock, del quale abbiamo parlato spesso. Ricordiamolo, però: il 24 Agosto 1862, nasce la Lira; mentre il 17 Agosto 1896, viene al mondo Tina Modotti.

Caliamo gli assi: il 22 agosto 1908 nasce Henry Cartier Bresson, il maestro dell’istante. Suo è questo aforisma: “È un’illusione che le foto si facciano con la macchina… si fanno con gli occhi, con il cuore, con la testa”. La frase che racchiude l’essenza del lavoro di Cartier Bresson, lo stile inconfondibile, il suo approccio con la macchina fotografica; lo strumento dell’intuito e della spontaneità. Ne parleremo.

Per finire, il 19 agosto 1839, in una riunione dell'Accademia delle Scienze e dell'Accademia delle Belle arti, a Parigi, venne presentato nei particolari tecnici il dagherrotipo: un processo tramite il quale “disegnare con la luce”. Nasceva la fotografia: un compleanno da festeggiare. Ha fatto nascere la nostra passione.

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L’ARCHITETTO DELLA MODA

Buon Ferragosto a tutti. Godiamocela questa giornata: con amici, parenti o anche assieme al vicino d’ombrellone. L’estate è al culmine e gira la boa, per cui questo giorno deve sentirci tutti partecipi, quasi abbracciati (virtualmente) lungo le coste, sui laghi o passeggiando in montagna. E’ una festa tutta italiana, quella del 15 agosto; e ha le sue origini nell’antica Roma. Nel resto del mondo è una data come le altre: meglio così.

Ricordiamo che dal 15 al 18 agosto si svolse il festival di Woodstock, a Bethel, una piccola città rurale nello stato di New York. Il mito dell’evento resta saldamente in piedi, ancora oggi. E’ quasi un festival che non finisce mai: perché la sua musica continua a circolare, a farsi ascoltare, facendosi apprezzare da generazioni sempre nuove.

Di solito il lunedì ci occupiamo della fotografia da leggere, ma ne abbiamo fatto un accenno ieri, presentando il libro di Wim Wenders. Quest’anno occorreva una sterzata improvvisa, al di là delle spiagge e dei ricordi. Così abbiamo optato per celebrare Gianfranco Ferrè, nato oggi nel 1944; che abbiamo ricordato lo scorso anno, ma brevemente, in occasione della sua scomparsa. Viveva nell’equilibrio, l’Architetto di Legnano, nella moda come nella vita, tra gli stimoli culturali che lo hanno ispirato; qualità della quale oggi abbiamo bisogno tutti.

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