IL TRAM IN EUROPA
Il 30 agosto 1860 s’inaugura la prima linea tranviaria d'Europa: era lunga due chilometri e mezzo; ogni carrozza poteva portare fino a 48 passeggeri ed era trainata da due cavalli. L’esordio lo si deve all’uomo d’affari americano George Francis Train, che esportò quel servizio pubblico dagli Stati Uniti. In Italia, nel 1878 inizia le sue corse il primo tram a vapore di Milano. E’ “El Gamba de Legn” e resterà in funzione sulla linea Milano Magenta per 80 anni, fino al 1957.
Il tram diventa, col tempo, una presenza metropolitana, la cui fissità (su rotaia) lo rende maggiormente inserito. Il suo ruolo sociale unisce le persone che frequentano la stessa tratta, come nel film “Avanti c’è posto” (1942), con Aldo Fabrizi. In città, cambiano le mode, i comportamenti, facciate e monumenti; ma quelle due rotaie fungono da ponte tra ieri e domani, restituendo continuità alla storia.
C’è poi una poesia di fondo al solo vederlo passare, il tram: non ha il clacson, ma suona un campanello; e poi non intrude, limitandosi ad avvolgere incroci e piazze. Sferraglia, e quando passa tutto trema. Scintilla sul filo, specie d’inverno; e manovra gli scambi con uno scatto. Legge semafori diversi, incomprensibili ai più; però sul più bello abbandona la strada, con le rotaie che entrano nell’erba, al centro del viale.