[FRANK CAPRA, L’OTTIMISMO AL CINEMA]
Frank Capra è stato definito spesso un regista ottimista, a volte in una visione negativa. Le sue storie vivono per un buon tre quarti tra disavventure, disagi e drammi personali, per poi cambiare repentinamente rotta. Ne esce una retorica della vita, spesso condannata dalla critica, che però è messa in scena con perizia e mestiere. La sterzata verso il “lieto fine” avviene con piani sequenza prima accennati, poi travolgenti. Sono nate così inquadrature indimenticabili, che però vanno inserite nel contesto storico: la grave crisi economica e le tensioni pre-belliche. Il sogno americano non fa parte del menù: quello Frank l’ha vissuto di persona, partendo giovanissimo dalla sua Sicilia (la vi è tornato in visita nel 1977), e rendendosene conto ormai in tarda età.