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[ISABELLA ROSSELLINI, LA PIU’ DESIDERATA]

Bella e brava: quasi per forza. Isabella Rossellini è figlia d’arte e la sua nascita ha rappresentato un debutto, tra cinema e moda. A settant’anni possiamo definirla una diva? O una top model? Forse no, ma l’hanno desiderata in tanti: sul grande schermo o davanti l’obiettivo della fotocamera. Di certo, non ha mai posseduto l’atteggiamento della “vamp”, così ha mostrato sempre l’essenza di ciò che era, senza anteporre un’immagine precostituita. Anche quando l’abbiamo vista presentare Master of Photography, il suo modo si porsi era quello consueto: nei tempi, nei modi, nelle cadenze. Diciamo che ha saputo fondere recitazione e posa in un tutt’uno che si esaltava. In fotografia, tanti si sono scomodati per lei: differenti per stile e generazione, da Horst P Horst a Robert Mapplethorpe; questo per dire che non è mai diventata di moda, come tante ben note “top”. Alcuni marchi di bellezza l’hanno utilizzata per anni, pur col tempo che passava, perché la sua bellezza risultava confortante, quasi rassicurante. E qui arriviamo al punto: era (ed è) bella Isabella Rossellini? La risposta è semplice: sì, molto; perché misteriosa, suadente, tutta da scoprire e interpretare. Per un fotografo può diventare il soggetto ideale, e i fatti lo dimostrano.

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[IGOR STRAVINSKIJ, DUE RITRATTI]

Non è la prima volta che incontriamo Igor Stravinskij per via di un ritratto che lo riguardi. In altre occasioni abbiamo pubblicato il più famoso, quello a firma di Arnold Newman. Il compositore russo ha avuto la fortuna (o il merito?) di farsi fotografare da altri due ritrattisti celebri: Richard Avedon e Irving Penn. Di certo non gli mancava la fama, quella del compositore innovativo, travolgente, capace di scatenare le critiche più accese con la prima de La Sagra della Primavera (1913). Quel giorno, però, accese il cuore di una donna moderna quanto lui, radicale nelle sue decisioni, capace di liberare la moda femminile dalle costrizioni del secolo precedente: Coco Chanel. Tra Igor e Coco nacque un amore, sfociato in una relazione intensa, ma breve; impossibile, potremmo dire. I due proseguiranno per le rispettive strade, Igor andando in America, dove avrebbe composto la famosa Sinfonia in Do, lasciando in dote oltre 100 lavori e cambiando il volto alla musica.

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[IL BACIO DI LEONID BREZNEV]

Il 16 giugno 1977 Breznev diventa presidente dell’Unione Sovietica. Non è una data importante, soprattutto oggi, dopo il riassetto geopolitico della nazione. Teniamo conto che Leonid era ucraino di nascita, il che complica ulteriormente le cose. A leggere la sua biografia, si ricordano nomenclature da Telegiornale in bianco e nero: acqua passata, tempi passati. Anche il fotogiornalismo era diverso: più acuto, attento ai dettagli, sempre pronto potremmo dire. Venivano colti i fatti essenziali della notizia, ma anche gli elementi di contorno, che spesso definivano i tratti caratteriali dei personaggi ritratti. La storia della fotografia è piena di scatti curiosi, che sovente sono sopravvissuti alla memoria della notizia principale. Oggi proponiamo un bacio celebre, dove Breznev è protagonista. Non sarà come quello di Doisneau, ma ha stimolato tanti artisti che poi l’hanno riprodotto. Il Presidente URSS, nell’altro scatto che abbiamo inserito, sta guardando con insistenza un’attrice americana, una bond girl per intenderci: non male, perché anche l’occhio vuole la sua parte.

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[NASCE IL CODICE DELLA STRADA]

Con un Decreto del Presidente della Repubblica datato 15 giugno 1959, n. 393, viene emanato il primo Testo unico del Codice della strada. Si tratta di una data ormai simbolica, che comunque indica un cambiamento forte. L’Italia sta per affrontare uno dei momenti più felici della sua storia: lenite le ferite della guerra, aspetta il boom economico. La gente inizierà a muoversi in auto, a guardare la TV, lasciandosi alle spalle quanto documentato, con maestria, da Fulvio Roiter agli albori della sua carriera. Il documento legislativo sente il peso degli anni e nel leggerlo si prova una malinconia dolciastra, derivante da una sorta d’ingenuità di fondo. Ne leggiamo un articolo.

Disposizioni Generali Articolo 6: Tregge e slitte

pLa circolazione delle tregge (un carro senza ruote, n.d.r.) è ammessa soltanto per il trasporto di strumenti agricoli. La circolazione delle slitte è ammessa soltanto quando le strade sono coperte di ghiaccio o neve di spessore sufficiente ad evitare il danneggiamento del manto stradale. Chiunque viola le disposizioni del presente articolo è punito con l'ammenda da lire cinquemila a lire ventimila.

Nel ’59 era in via di costruzione l’Autostrada del Sole (Milano-Napoli). La prima pietra venne posata nel 1956 e nel 1960 (3 dicembre) entrava in funzione il tratto appenninico (Bologna-Firenze): 80 Km d’asfalto con quaranta ponti, quelli di Rioveggio e Barberino del Mugello dove la coda è una regola. Il totale dell’opera sarebbe stato inaugurato nel 1964, durante il governo con Aldo Moro come Presidente del Consiglio.

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