[FOTOGRAFIA, PER SEMPRE]
Fotografia, dal 28 febbraio 1839 si è sempre chiamata così. Sono cambiati i processi, persino le tecnologie (digitale docet), ma quel sostantivo ha sempre mantenuto il suo significato, anche quando da un bene oggettivo si è trasformato in una visione liquida e transitoria. La TV per qualche anno (ma era in B/N allora) ne ha storpiato il senso (la telefoto); ma si è trattato di un neologismo passeggero, ormai dimenticato. La fotografia mantiene il suo significato, invadendo anche altri campi, perché la memoria può essere fotografica e il ricordo come in una fotografia.
A Milano, in Palazzo Reale, è in corso una mostra di Joaquín Sorolla, pittore spagnolo. In una tela del 1906, si nota un’elegantissima Clotilde con in mano una Kodak dell’epoca. La pittura è luminosissima, ideale per una giornata al mare. Ci è rimasto impresso il gesto, che anche allora suffragava il sostantivo fotografia. Cerchiamo di conservarlo, quel gesto; ne va della nostra passione.