[ENIGMISTICA, PER AMORE]
Il 23 gennaio 1932 esce il primo numero de "La Settimana Enigmistica". Costava cinquanta centesimi (di lira) e contava sedici pagine in bianco e nero, senza pubblicità (come oggi, del resto). Il primo numero riportava sulla copertina l’immagine dell’attrice messicana Lupe Vélez, affascinante protagonista di alcuni corti di Stan Laurel ed Oliver Hardy, ottenuta sagomando le caselle nere del cruciverba.
Per chi scrive, la Settimana Enigmistica ha il sapore dell’estate. E’ l’ombrellone, l’amico del cruciverba, o anche un lungo viaggio in treno per le ferie. Come dire, incrociare orizzontali e verticali risulta essere un privilegio, al pari del tempo libero. La pubblicazione, poi, vive a lungo in casa tra giornali e periodici, perché un minuto per dargli un occhio lo si trova sempre, magari in famiglia. Del resto, tra le pagine compare anche qualche fotografia, magari di quell’Italia che non vedi e che vorresti visitare.
La Settimana Enigmistica era dei nostri padri ed è dei figli. C’è un sapore “italico” in quella pubblicazione, che coincide trasversalmente con la nostra storia.