Lo abbiamo incontrato il 30 novembre 1919: oggi è quella volta in più, e Gordon se la merita tutta. Lui è stato un fotografo, ma anche regista, sceneggiatore e attore; ma poi, compositore, produttore, attivista politico, scrittore e giornalista. Era afro-americano, di colore. Non sappiamo da dove derivasse tutto questo talento, anche perché le sue origini non erano certo agiate. E’ difficile anche trovare un fattore legante, che possa almeno fornirci un’idea, una supposizione. Certo è che la sua vita, longeva peraltro, pare scritta come in un romanzo a lieto fine. E’ bello scorrerla per intero, cercando di cucire le varie fonti; magari ricominciando subito dopo, come in un film indimenticabile. Si dice parlasse sovente allo specchio, ripetendosi spesso: “Un'ultima cosa: finché non sarai sicuro di te stesso, non sarai sicuro di nulla, pensaci su, ci vediamo domani mattina". Una volta di più anche per lui.
30 novembre 1919, Gordon Parks
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