IL BOLERO DI RAVEL
Dedichiamo le prime righe a un evento importante, del quale abbiamo parlato gli anni scorsi. Era il 22 novembre 1963, a Dallas. Il corteo presidenziale viene fatto segno da colpi d’arma da fuoco che raggiungono al capo John Fitzgerald Kennedy. Il corpo del presidente degli Stati Uniti d’America si accascia sulle braccia di sua moglie Jacqueline. JFK morirà poco dopo. Verrà incolpato un certo Lee Harvey Oswald, ma si parlerà anche di complotto.
Bello, amato e amante delle donne, di origine irlandese, cattolico, è stato il più giovane presidente eletto degli Stati Uniti d'America, con uno scarto comunque minimo rispetto all’avversario. La sua breve presidenza, in epoca di guerra fredda, fu segnata da alcuni eventi molto rilevanti: il Muro di Berlino, la conquista dello spazio, lo sbarco fallito nella baia dei Porci nella Cuba di Fidel, la crisi dei missili di Cuba, gli antefatti della guerra del Vietnam e l'affermarsi del movimento per i diritti civili degli afroamericani.
La fotografia, come atteggiamento, ci permette di guardare altrove, alla ricerca di nuove contaminazioni. Il 22 novembre 1928 avvenne la prima esecuzione del Bolero di Maurice Ravel, all'Opéra di Parigi. Il Boléro è una musica per balletto, divenuta celebre anche come componimento sinfonico. Si tratta dell'opera più popolare del compositore.
Diamo al Bolero di Ravel un merito importante: ha avvicinato tanti alla musica classica e al balletto. In questo ambito, si potrebbero citare altre composizioni: il concerto K 622 per clarinetto e orchestra di W. A. Mozart (secondo movimento) o Il Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 in si bemolle minore, op. 23 di Pëtr Il'ič Čajkovskij (primo movimento). Di fatto, però, il bolero del compositore francese vince per forza e facilità d’ascolto. Bene così.
Le scelte fotografiche sono abbastanza deboli: un dipinto e una fotografia senza autore. Entrambe le immagini riportano al tema, però, salvando il tempo di allora.