JOAN BAEZ, LA VOCE, L’IMPEGNO, L’ENERGIA
Joan Baez è nata il 9 gennaio 1941 a Staten Island (New York). Cantante folk americana e attivista politica, ha interessato il pubblico giovane alla musica folk negli anni '60.
«Non si può scegliere il modo di morire. E nemmeno il giorno. Si può soltanto decidere come vivere. Ora». (Joan Baez). La frase della cantante americana sottintende la sua attitudine principale: il coraggio; al quale seguono l’impegno e l’energia profusa per portarlo avanti. “Folk singer” per eccellenza, ha contaminato la sua musica con altri generi. La sua, comunque, non era una scelta di stile e nemmeno d’opportunità. A nostro avviso, lei cantava dov’era necessario, mettendo al primo posto l’uomo, i suoi diritti, la giustizia, la protesta. Pur traendo ispirazione da Woody Guthrie, il suo menestrello di riferimento, non abitava l’altra America con le sue canzoni, ma fronteggiava le centrali del potere.
Non siamo mai stati dei grandi estimatori di Joan Baez, ma ascoltarla su “Schegge” di RAI 3 ci ha riempiti d’emozione: qualcosa non c’è più, e manca alle idee; il che aggrava le cose.
Figlia di un fisico di origine messicana, si trasferì spesso per via delle attività paterne d’insegnamento e ricerca: a New York, in California e altrove. Acquisì pertanto una scarsa formazione musicale formale. Il suo primo strumento fu l'ukulele, ma presto imparò ad accompagnare la voce con la chitarra.
Il suo primo album da solista, Joan Baez, fu pubblicato nel 1960. La sua attrattività giovanile la misero in prima linea nel revival della musica folk degli anni '60, rendendo popolari le canzoni tradizionali attraverso le sue esibizioni nei caffè, durante i concerti, i festival, in televisione e attraverso i suoi album discografici, che furono best seller dal 1960 al 1964. È stata determinante agli inizi della carriera di Bob Dylan, con il quale è stata sentimentalmente coinvolta per diversi anni. Due delle canzoni con cui è stata maggiormente identificata sono la sua cover di "The Night They Drove Old Dixie Down" dei “The Band” (1971) e "Diamonds and Rust", che ha registrato nell’album con lo stesso nome, pubblicato nel 1975.