RICORDANDO DARIO FO
Dario Fo ci lascia il 13 ottobre 2016 (muore a Milano). Lui è stato un drammaturgo d'avanguardia italiano, regista-manager e attore-mimo. Ha ricevuto il Premio Nobel per la letteratura nel 1997. Durante la sua carriera è stato costretto ad affrontare la censura del governo come caricaturista teatrale.
Nel sito Barilla leggiamo che nel 1959 si colloca il ciclo di caroselli girati per la casa della pasta andati in onda nei mesi di luglio, agosto e settembre con la regia di Mario Fattori, la fotografia di Giorgio Battilana e la musica di Franco Cerri. Una serie d’improbabili gag ambientate in un Bar dello Sport della più tipica provincia italiana in cui Fo, spalleggiato da attori come Antonio Cannas, Mimmo Craig e Elio Crovetto interpreta personaggi grotteschi e un po’ gaglioffi, spacconi e fanfaroni – dal ciclista al pompiere, dall’astronauta al prestigiatore, al campione di formula uno – resi con straordinaria verve e padronanza e calati nel clima sociale e culturale del momento.
Questo, per noi profani, era Dario Fo: un po’ tutto; di certo un innovatore del linguaggio teatrale, che lo pone come una delle figure più eminenti nel panorama culturale italiano.