LE OLIMPIADI A COLORI
17 luglio 1976. In occasione della cerimonia di apertura della XXI Olimpiade di Montréal, in Canada, alla televisione italiana iniziano le trasmissioni sperimentali di programmi a colori, per le quali viene scelto il formato PAL
Le Olimpiadi estive spesso debuttano nel mese di luglio. Così è stato per Mosca ’80, Los Angeles ’84, Barcellona ’92, Atlanta ’96, Londra 2012 e lo stesso accadrà quest’anno a Parigi. Per attenerci alla data di oggi, ricordiamo i Giochi di Montreal 1976. Le competizioni iniziarono proprio il 18 del mese, precedute dall’inaugurazione che si era tenuta il giorno prima. Furono delle Olimpiadi serene, quelle canadesi, dopo quelle insanguinate di Monaco e prima delle successive due, boicottate da USA e Russia.
In quel lontano 1976, le gare più appassionanti, i protagonisti dello sport diventati leggenda, le celebrazioni e gli eventi maggiormente emozionanti entrano nella casa degli italiani in maniera diversa. Non tutti avevano la TV a colori, anche perché per molto tempo vi era stata l’incertezza dello standard di trasmissione: PAL o SECAM? Da Montreal, la RAI trasmette per la prima volta a colori l’intero evento, un esperimento che precede di un anno il definitivo abbandono del bianco e nero e che offre ai telespettatori italiani l’opportunità di sentirsi più vicini ai propri campioni.
Il 1976 è l’anno dell’oro al tuffatore Klaus Dibiasi e allo schermidore Fabio Dal Zotto. Sul podio, anche Sara Simeoni, che conquista l’argento nel salto in alto.
Da ricordare anche Nadia Comaneci: per lei il tabellone del punteggio non era ancora pronto. I giudici vollero darle 10, ma il massimo possibile era 9,99. Ci furono istanti d’attesa, con l’atleta rumena in lacrime.
Ci piace anche ricordare Edwin Moses, oro nei 400 a ostacoli. Fu un campione straordinario. Nel decennio ’77 - ’87 vinse 122 gare consecutive. Mentre correva, tra gli ostacoli impiegava un passo in meno rispetto agli avversari.