STEPHANIE SEYMOUR, LA BELLEZZA E IL MISTERO
Un’altra Top Model, sembra un destino omologato: il fotografo e la modella, come vuole Blow up. In realtà, tutto parte molto prima; ma di mezzo c’è sempre stata la fotografia, come linguaggio e strumento di relazione. Che poi siano nate le dive del ‘900, poco importa. Lo voleva il mercato, la domanda, il gioco delle redazioni. E loro, le Top, si sono trovate nel mondo dorato del fashion, dove la consapevolezza cresceva con le copertine dei magazine famosi. Per quanto standardizzate, e ricercate, anche le modelle esprimevano una soggettività propria, spesso indagata dal fotografo che le voleva. Così arriviamo a Stephanie, bella anche lei, ma misteriosa: sempre. Ha vissuto una vita da fiaba, che è riuscita a macchiare con una condotta spesso disordinata, ma voluta con forza. Cover da in lato e Playboy (e i nudi) dall’altro, il tutto senza paura e nemmeno un rimpianto. Anche perché quel mistero è sempre rimasto invalicabile in ogni suo volto fotografato. Una qualità? Bah, forse solo una caratteristica, comunque singolare. Bene così.