[UN ANNO SENZA GIOVANNI]
Ciao Giovanni, non dovevi andar via così, all’improvviso. Ci hai lasciati soli, con l’eco delle nostre stesse parole: quelle che ascoltavi sempre. Già, la tua era una presenza rara, perché mossa da una disponibilità infinita, senza secondi fini, per la quale (forse) sei stato amato da tutti. Le cose sono anche peggiorate e tu sei quell’amico al quale avremmo voluto scrivere, per una manciata di lucidità e buon senso. E invece eccoti lassù, dove spesso alziamo gli occhi perché non riusciamo a capire.