I 60 DI NANCY BRILLI
Per Nancy la recitazione è stata quasi terapeutica. Aveva perso la madre quando era ancora bambina, così l’infanzia l’ha costretta al dolore, vista anche la figura assente del padre. Nella professione ha trovato la propria spinta vitale, con la quale ha ottenuto numerosi riconoscimenti per il suo talento di attrice. Bella da impazzire, radiosa e fresca, Nancy Brilli sembra una ragazza ribelle anche grazie ai capelli arruffati e disinvolti: certamente un effetto anti età.
C’è dell’altro, però. La sua bellezza vive nel colore degli occhi, nelle espressioni, nel modo di ridere, nell’atteggiamento. Anche il corpo non è male (anzi), il che contribuisce a un’estetica non omologata, quasi da antidiva. Classificarla come la ragazza della porta accanto risulta esagerato, anche perché rimane pur sempre sofisticata, speciale, ideale per quell’incontro desiderato da tanti.
Ricordiamo Nancy nel film “Compagni di scuola” (1988), diretto e interpretato da Carlo Verdone. Lei è una mantenuta di lusso e invita nella sua villa sull'Appia antica i compagni di scuola, quindici anni dopo la licenza liceale. Un pomeriggio e una sera insieme bastano per giungere alla conclusione che nessuno è riuscito a realizzarsi, anche se il più imbranato riuscirà a trarre dall’incontro la forza per ribellarsi a un’esistenza insignificante.
La pellicola di Carlo Verdone potrebbe essere definita “Il Grande Freddo” all’italiana, ma il paragone è improponibile, anche perché risulterebbe riduttivo per entrambi i lavori. La commedia dell’attore romano regge e Nancy ne esce bene (molto), con l’aiuto del suo talento innato.