Skip to main content

FOTOGRAFIA DA LEGGERE …

Non ci piace fare a pezzi un libro e nemmeno isolarne solo una parte, soprattutto di fronte a quello che incontriamo oggi: “Gli amori difficili”, di Italo Calvino. E’ ovvio che “L’avventura di un fotografo” (1955), una delle quindici novelle presenti nel volume, rappresenta per noi un elemento catalizzante. Ci verrà perdonato se ci concentreremo soprattutto lì: la passione porta con sé dei difetti.
Le quindici novelle sono state scritte da Italo Calvino fra il 1949 e il 1967 e pubblicate per la prima volta nel 1958. Nel giugno 1970 uscirono per merito dell’editore Einaudi. Amore e incomunicabilità rappresentano il loro tema portante.

Sono passati cinquantadue anni, ma il lavoro di Calvino risulta essere estremamente moderno, perché si parla di amori non risolti o di altri che non si accendono e nemmeno riescono a farlo. Prima parlavamo d’incomunicabilità, ma di mezzo c’è il silenzio, un’area grigiastra che si sviluppa all’interno della coppia (difficile), impedendone il dialogo. Ed è così anche oggi, quando la stessa famiglia è in crisi, rapita com’è da una quotidianità impegnativa e fuorviante: dove il solo telefonino (non è sua la colpa) pare essere l’unico strumento per raccontarsi, peraltro con frasi semplici e “basiche”.

I personaggi che prendono parte alle novelle sono variegati: soldati, fotografi, sciatori, guidatori, miopi, lettori e poeti, tutti alle prese con storie di “non amore”, dove il grigio emerge sempre, quello dell’inconsistenza, di una realtà impossibile. Il dramma è che la tinta mai si spinge agli estremi: né verso il bianco, tantomeno nella direzione del nero. La soluzione non c’è.

Continua a leggere

JIMI HENDRIX, LA CHITARRA, IL MITO

Abbiamo incontrato Jimi Hendrix due anni or sono, con poche righe. Vogliamo parlarne ancora per celebrare colui che ha creato un nuovo modo di suonare, come strumentista e artista del suono. Non lo ascoltiamo spesso, ma nei lunghi viaggi in auto lo smartphone, in modalità casuale, a volte ci propone “Hey Joe” e l’emozione si rinnova. Jimi è un mito e merita di essere ricordato ancora.

Secondo la classifica dei 100 migliori chitarristi, stilata da Rolling Stone, Jimi Hendrix occupa la prima posizione, precedendo Eric Clapton e Jimmy Page. Lui però, pur dimostrando alla chitarra un talento ricco di novità stilistiche, era anche un valido musicista; e pure alla voce non se la cavava male, anzi; come dimostrò nel suo primo singolo “Hey Joe”.

Tanti altri particolari hanno fatto sì che attorno ad Hendrix nascesse una leggenda. Come strumento lui utilizzava una Fender Stratocaster, dalla quale riusciva a tirare fuori sonorità rivoluzionarie, frutto della sua voglia di sperimentare. Non era quindi solo un virtuoso, ma anche un maestro dell’elaborazione sonora. Usava poi la chitarra “da mancino” e quindi tutto era al contrario. Tenendola capovolta, toccava le corde in maniera diversa, da cui forse le sonorità originali. Talento, musicalità, voce, suono: ecco le ragioni di una leggenda, l’insieme di queste qualità. Se ancora oggi le apprezziamo, un motivo ci sarà; che poi è lo stesso che ci fa riconoscere e desiderare quella Stratocaster diventata ormai un mito.

Continua a leggere

VENDUTA LA PRIMA POLAROID

Il 26 novembre 1948 in un negozio di Boston viene venduta la prima Polaroid. Grazie al processo ideato da Edwin Land la macchina produce immagini che si sviluppano in un minuto senza avere la necessità di laboratorio fotografico.

In quel negozio venne venduto non solo un prodotto, bensì anche un linguaggio nuovo, una differente maniera di esprimersi. Ne sa qualcosa, oggi, Maurizio Galimberti, ma in passato Andy Warhol e, in tempi più recenti, Patti Smith ne hanno fatto uso. Possiamo anche dire che molti autori si sono cimentati in un’esperienza “pola”, perché attraente, diversa, accattivante (Helmut Newton, Franco Fontana e altri).

In generale, la fotocamera a sviluppo immediato è dedicata a chi preferisce ancora aspettare e scoprire la foto che si sviluppa pian piano, amando anche il contatto con la stampa fisica, rinunciando quindi alle immagini destinate a vivere a malapena su un display.
Chi deciderà di usare Polaroid dovrà abituarsi a pochi scatti, il che vuol dire prestare particolare attenzione prima di premere l’otturatore. Il risultato sarà una fotografia reale e unica. Ogni scatto verrà stampato. È la bellezza delle Polaroid.
Uno sguardo al passato? Probabile. Preferiamo pensare che si tratti del desiderio di mantenere viva un’eredità importante.

Continua a leggere

FIDEL E GINA LOLLOBRIGIDA

Il 26 novembre 2016 muore Fidel Castro. Ricordarlo vuol dire sfogliare le pagine della storia del dopoguerra: la rivoluzione cubana, la crisi dei missili a Cuba e tanto altro. Con lui scompare un rivoluzionario, ma anche un promotore (l’ultimo) dell’ideologia marxista applicata alla sua gente. Non è di questo che volevamo parlare, visto che proprio lui ha chiamato (si dice) l’attrice Gina Lollobrigida perché lo fotografasse. Già, la “Lollo”, la “bersagliera” del film “Pane amore e fantasia” (1953, regia di Luigi Comencini), ha sempre nutrito la passione per la fotografia, diventata poi una professione alla fine della carriera cinematografica.

Nell’estate 2009, Gina Lollobrigida ha tenuto una mostra al Palazzo delle Esposizioni di Roma, dove ha esposto oltre 250 immagini, scelte tra le più rappresentative della sua attività, dei suoi innumerevoli viaggi e dei suoi straordinari incontri. Ne è emerso il talento nel rappresentare luoghi, vicende umane, contesti culturali e antropologici tra i più disparati. Passando dal Sud del Mondo all'Occidente ricco e progredito, dalle più remote popolazioni dell'Asia ai potenti della Terra, Gina Lollobrigida ha sempre manifestato una predilezione affettuosa verso l'umanità dei semplici, dei deboli e degli afflitti, mai dissimulata ed anzi costantemente evidente nel suo sguardo di artista.

Nel 1980 le foto dell’attrice sono state esposte al Museo Carnavalet, a Parigi, in una mostra per la quale fu insignita da Jacques Chirac, allora sindaco della capitale, della Medaglia d'Oro della Città di Parigi.

Continua a leggere