[TORMENTO E FOTOGRAFIA]
Nel giorno nel quale sono usciti due film innovativi e geniali, Guerre Stellari (1977, di George Lucas) e Alien (1979, di Ridley Scott), abbiamo preferito occuparci di una donna fotografa che ha profuso passione nella pratica dello scatto: senza farne solo una bandiera di emancipazione, ma dedicando la propria attenzione alle classi deboli della società. Di cinema abbiamo parlato anche ieri, per cui gli eroi della fantascienza possono aspettare almeno un altro anno.
Consuelo Kanaga è una donna difficile da comprendere. Studiò come giornalista, ma ben presto subì il fascino della fotografia, sfogliando la celebre rivista di Alfred Stiglitz, Camera Work. La sua vita amorosa fu molto tormentata: nel 1919 si sposa per la prima volta, ma il matrimonio dura appena due anni. Si fidanza, però la relazione termina dopo sei mesi. Spinta da Tina Modotti (conosciuta in California), viaggia per l’Europa, ma è in Tunisia che incontra nuovamente l’amore per uno scrittore col quale si sposa. Nel 1935 incontrerà l’uomo della sua vita, il pittore Wallace Putnam, mentre tentava di cogliere l’intimità delle famiglie di Harlem.
Questo preambolo, forse troppo breve, serve a sottolineare come la vita di Consuelo Kanaga sia stata sicuramente tormentata: ha cambiato amori, e quindi, di continuo, luoghi e amicizie. Una sola cosa però l'ha accompagnata sempre: la fotografia; vissuta con grande passione per raccontare se stessa attraverso il suo paese, l'America.