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[LA JESSICA DI 'O FAMO STRANO?]

E’ convincente, Claudia Gerini; qualsiasi parte vada ad affrontare. Nei suoi comportamenti vive e si esprime una genuinità istintiva e riconoscibile. Anche nelle sequenze in cui non parla continua a emanare il senso profondo della sua recitazione. In “Viaggi di nozze”, non occorre aspettare la sua battuta, perché lei già esprime quanto dovrà dire. Il sodalizio con Verdone (suo idolo) le ha portato fortuna per cosa ha ispirato, prima ancora di recitare. Del resto, Claudia è il sogno di molti: non come compagna, per carità; più semplicemente alla stregua di un’amica o di una vicina in treno. Al solo guardarla, si capirà cosa possiamo aspettarci da lei, perché lo sta già manifestando.

Giovanni Cozzi, Fulvia Farassino, Claudia Gerini, 18 dicembre 1971

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[MILLA JOVOVICH, LA BELLA VENUTA DAL FREDDO]

Lei è bella. Cammina per le strade di New York quasi distratta, inconsapevole. Saltella sulle strisce pedonali, batte le mani: nei gesti ne esce quasi una forma di pazzia. Forse il luogo non è quello giusto, oppure è appena arrivata. Esce da uno sfocato e guarda lontano, sempre; come in tutta la sequenza. Gli occhi non incrociano mai l’obiettivo, se non in qualche istante; e allora il fotogramma si accende in una consapevolezza latente. La ragazza ce la farà. Lei è bella, lei è Milla Jovovich.

Per conoscerla così, basta guardare il video su Youtube a firma Peter Lindbergh.

Richard Avedon, Peter Lindbergh, Milla Jovovich, 17 dicembre 1975

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[MILTON GENDEL, FOTOGRAFIA E ARTE]

Ci sono personaggi che hanno percorso il secolo scorso da primattori, pur non conquistando notorietà assoluta, come in realtà avrebbero meritato. Uno di questi è Milton Gendel, che ha dedicato i cento anni (quasi) della sua vita all’arte e alla fotografia. Roma è stato l’epicentro del suo operare, dove ha incontrato il meglio del dopoguerra, documentando le trasformazioni sociali e culturali. Ci viene in aiuto il saggio di Barbara Drudi (Uno scatto lungo un secolo, gli anni tra New York e Roma), dove si legge che Gendel è entrato in contatto con la “società” che conta: la grande collezionista d'arte contemporanea Peggy Guggenheim, la principessa Margaret d'Inghilterra e la regina Elisabetta II. Rimane l’archivio di 70.000 fotografie, forse eccessivamente retoriche, dal quale però attingere informazioni e conoscenza e che è importante salvaguardare.

Milton Gendel, 16 dicembre 1918

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[VIENE INVENTATA LA PALLACANESTRO]

La pallacanestro, o il basket che dir si voglia, compie oggi 130 anni. Ha visto la luce il 15 dicembre del 1891. A inventarlo è stato l’insegnante di educazione fisica (e medico) canadese James Naismith. Siamo a Springfield (Massachusetts), dove Naismith insegnava. A lui venne chiesto di trovare un’attività che potesse impegnare gli studenti durante l’inverno, visto che le temperature rigide imponevano le lezioni di ginnastica al coperto. In più si voleva un gioco facile da imparare, con poche occasioni di contatto.

pallacanestro, basket, James Naismith, 15 dicembre 1891, Pepi Merisio

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